Clinica Fisioterapica Sportiva Veterinaria2022-12-15T14:49:25+01:00
Ci sono situazioni in cui i nostri animali a causa di patologie complesse come problemi cardiaci o insufficienza renali ed epatiche, oppure perché anziani, o con compromissioni del sistema immunitario, o semplicemente perché i proprietari, per svariati motivi, non vogliono sottoporli ad un intervento complesso e non vogliono affrontare percorsi lunghi post operatori, non possono essere sottoposti ad interventi chirurgici. A volte anche in collaborazioni con i medici veterinari si opta per un trattamento conservativo delle lesioni prima di pensare ad un intervento chirurgico.
Per questi animali si è pensato quindi che fosse importante trovare alternative che potessero permettere loro di mantenere o di riacquistare una buona qualità di vita ed una autonomia nel movimento, aiutando l’animale a compensare meglio il carico errato sull’arto.
Le patologie non sottoposte ad intervento chirurgico per le quali si creano più frequentemente tutori su misura sono ortopediche: lesioni del legamento crociato anteriore, lesioni tenomuscolari, lesioni legamentose, lassità ed instabilità articolari.
Da un punto di vista medico è corretto informare il proprietario che per la maggior parte di queste patologie la terapia d’elezione rimane quella chirurgica, ma se questa opzione non fosse eseguibile, in accordo con il medico referente, ed informando il proprietario che l’ausilio ortopedico non risolve la sintomatologia ma aiuta in un corretto percorso di mantenimento per una buona qualità di vita, si porta avanti la creazione di un ausilio idoneo al tipo di patologia presente.
La rottura del legamento crociato anteriore nel cane è fra le più frequenti cause di zoppia degli arti posteriori, tipica dei cani di grossa taglia. Di solito la rottura può essere improvvisa ma, più frequentemente, è provocata da un progressivo deterioramento del legamento, data da un lento indebolimento articolare che provoca la progressiva degenerazione del legamento.
Nel cane le cause predisponenti sono una predisposizione anatomica del ginocchio, obesità e sovrappeso. Solitamente sono più predisposti cani con ginocchia dritte, dove i legamenti vengono più sottoposti a stress.
L’utilizzo di tutori per questa patologia è atta a mantenere la corretta posizione del ginocchio senza chiedere una estensione maggiore dell’angolo articolare, come sostegno all’articolazione, per ridurre dolore ed infiammazione e quindi per permettere all’animale di ritornare ad una buona qualità di vita ed una autonomia adeguata.
Per le lesioni del legamento crociato anteriore si creano tutori articolati che permettono all’articolazione di avere un corretto grado di movimento ma non danno la possibilità di avere una sovra distensione e permettono quindi all’animale di muoversi. Il movimento deve comunque essere controllato e si consiglia durante le prime passeggiate di tenere il cane al guinzaglio evitandogli movimenti ad alto impatto come salti e corse in modo tale da poter prendere confidenza con l’ausilio ortopedico.
Solitamente in associazione ad un corretto utilizzo dell’ausilio si propone un percorso riabilitativo per portare avanti un discorso di mantenimento a lungo termine del dolore e dell’infiammazione e per una corretta rieducazione neuromotoria promuovendo l’utilizzo corretto dell’ausilio.
Ci sono casi dove animali, sottoposti a trattamenti chemioterapici, sviluppano una lassità legamentosa molto importante, a volte invalidante, per un movimento corretto ed autonomo, in quanto camminano con un atteggiamento di plantigradia o palmigradia. In tali casi, dove un intervento chirurgico non sarebbe consigliabile in un animale immunocompromesso, riuscire a dare un aiuto a queste articolazioni creando un supporto con un ausilio ortopedico permette all’animale di ritornare ad una discreta qualità di vista poiché il tutore permette di non sentire dolore e di riuscire a camminare non creando compromissioni in altri ambiti.
Altre situazioni importanti dove il tutore diventa l’unico mezzo per ridare una buona qualità di vita ai nostri animali, sono quelle situazioni in cui gli interventi sono molto complicati ed a volte il proprietario preferisce optare per una seconda opzione terapeutica. In caso di traumi importanti da cadute o da investimenti, dove si viene ad avere una articolazione totalmente compromessa nella sua funzionalità con lesioni tenolegamentose parziali o totali, solitamente a carico delle articolazioni del carpo sugli arti anteriori e del tarso sulle zampe posteriori, il tutore può essere utilizzato per portare un corretto sostegno all’articolazione compromessa.
Anche in queste situazioni le protesi vengono fatte articolate o fisse in base alla gravità della lesione ed all’indole dell’animale, in modo tale da permettergli un utilizzo confortevole in qualsiasi situazione.
Dott.sa Laura Gerli