Agopuntura

L’agopuntura è la tecnica terapeutica più conosciuta della Medicina Veterinaria Tradizionale Cinese. Questa pratica si esegue mediante l’inserimento di aghi in precisi punti del corpo animale (“agopunti”). A complemento del trattamento agopunturale possono essere impiegate altre tecniche quali la stimolazione termica degli agopunti (“moxibustione”), il massaggio, l’elettrostimolazione, la stimolazione con laser.

L’ O.M.S. , Organizzazione Mondiale della Sanità, ha formalmente proclamato che l’agopuntura è un efficace rimedio e deve essere presa in seria considerazione quale procedura clinica di considerevole valore.

Agopuntura

Come funziona?

Secondo le dottrine classiche della medicina cinese, sia il corpo umano che animale sono percorsi da un incessante flusso di energia vitale. 
Questa energia vitale, chiamata ‘Qi’, origina dai principali organi e fluisce lungo un sistema circolatorio di canali detti ‘meridiani’. Quando il flusso energetico è scorrevole ed in equilibrio, il vostro animale è in salute; se il flusso è ostacolato o comunque turbato, l’animale sarà malato o proverà dolore.
A livello degli agopunti lungo i meridiani il flusso energetico può essere stimolato ristabilendo il delicato equilibrio energetico e favorendo una benefica condizione di salute.
La teoria cinese spiega come l’Agopuntura regolarizzi le funzioni fisiologiche ed aiuti a mantenere l’equilibrio armonico del corpo.
Infatti secondo questa filosofia, i medici veterinari agopuntori utilizzano questa arte medica non solo per trattare le patologie già in atto, ma anche per rafforzare le condizioni fisiche dell’organismo, per prevenire le malattie e per promuovere la salute.

Causa effetti collaterali?

L’agopuntura non presenta effetti collaterali in quanto non vengono impiegate molecole chimiche allopatiche. Si consideri che tali terapie, agendo sull’energia propria dell’animale, risultano essere efficaci ed assolutamente ‘doping-free’.
Non esiste la possibilità di trasmissioni di infezioni perché gli aghi vengono sterilizzati prima del loro uso o si ricorre all’impiego di materiali monouso.

Cosa aspettarsi da un trattamento?

Le reazioni benefiche indotte dall’agopuntura iniziano durante le prime 3-4 sedute. Noi medici veterinari agopuntori incoraggiamo i proprietari a impiegare questa efficace arte del benessere sui propri animali.

Quanti trattamenti sono necessari?

In agopuntura ogni paziente è unico, quindi il piano di trattamento è individuale e si basa sul tipo di patologia, gravità della condizione, durata della malattia, stato psicofisico del paziente.
Al fine di ottenere i migliori risultati terapeutici, i casi acuti dovrebbero essere trattati almeno due volte a settimana per alcune settimane, quindi prolungare gli intervalli tra una seduta e l’altra; i casi cronici necessitano di uno o due trattamenti a settimana.

Quali patologie trovano beneficio?

La medicina Veterinaria Tradizionale Cinese tratta l’animale e non la singola patologia ed è per questo che essa si configura come una medicina olistica, energetica e preventiva.
Le patologie che possono essere trattate con successo sono molte, classicamente tutte le patologie algiche, osteomuscolari e locomotorie.
Si ottengono eccellenti risultati anche nelle patologie della sfera riproduttiva, nelle cardiopatie, negli squilibri ormonali, nelle patologie infettive ed immunomediate, nei problemi dell’apparato respiratorio, nelle patologie geriatriche, nei problemi comportamentali.
Inoltre si può prendere in considerazione l’Agopuntura non solo ai fini terapeutici, ma anche per elevare le prestazioni e migliorare le performances degli animali atleti.

Elettroagopuntura

Nasce nel 1958 per ottenere un’analgesia chirurgica in agopuntura. Impossibilitati i cinesi nel trovare un numero sufficiente di agopuntori che stimolassero per tanto tempo e continuamente gli aghi per indurre analgesia al paziente, pensarono di ricorrere ad una stimolazione elettrica degli aghi stessi. Nacque così l’elettroagopuntura (EA).
Dopo molti anni in cui EA veniva praticata in Cina nell’ambito dell’analgesia chirurgica, la stessa si diffuse nella pratica clinica soprattutto per patologie croniche dolorose e dove necessita una stimolazione continua degli aghi.
Da 2 a 8 coppie di aghi possono essere stimolati contemporaneamente con l’impiego di 1 stimolatore a canali paralleli. Gli impulsi elettrici devono avere un’onda precisa (bifasica): intensità, ampiezza e frequenza sono parametri da valutare per eseguire una corretta EA.
La frequenza è quella più studiata poiché da 2 a 4 herz si ha una stimolazione a “bassa frequenza ed alta intensità” che non da spasmo muscolare e instaura un’analgesia che si produce lentamente ed è duratura nel tempo.